Eventuali soggetti interessati avranno un altro mese e mezzo di tempo per poter formalizzare la richiesta di concessione ex articolo 18 per il terminal container del porto canale di Cagliari. È quanto ha deciso il presidente dell’Autorità portuale che regola gli scali sardi, Massimo Deiana. Originariamente la scadenza era stata fissata al 28 febbraio. Diverse sono le motivazioni alla base della scelta. Tra queste, così come riporta il documento pubblicato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar di Sardegna, “la richiesta di ulteriore documentazione tecnica integrativa da parte di un operatore economico; la necessità di rendere conoscibile alla platea dei potenziali interessati la più completa documentazione relativa al compendio; l’istanza di proroga presentata da uno dei soggetti concorrenti, e la necessità di consentire la più ampia ed informata partecipazione”. Non ultima, “la difficoltà nella libera circolazione imposta dalla emergenza sanitaria globale di queste ultime settimane, che ha suggerito la previsione di un ulteriore slittamento del termine temporale”.
L’obiettivo principale rimane confermato: “Assentire in concessione, per lo svolgimento dell’attività di movimentazione dei contenitori, la gestione del compendio costituito da 1.600 metri lineari di banchina (con possibilità di allungamento così come previsto all’interno del Piano regolatore), 16 metri di fondale e quasi 400 mila quadri di piazzale, sul quale sono presenti 6 cabine elettriche, 3 fabbricati destinati ad uffici, mensa, spogliatoi, depositi attrezzature, nonché un Punto di Ispezione Frontaliero”.
Con questa proroga la domanda di concessione ex. articolo 18 della Legge 84/94 dovrà pervenire all’Asp del Mare di Sardegna entro le 12.00 del 15 aprile 2020 e sarà pubblicata per 60 giorni. Entro tale termine, “anche altri soggetti interessati potranno presentare delle istanze in concorrenza o eventuali osservazioni e opposizioni alla stessa”. Invariata la durata del titolo concessorio, che non potrà superare i 50 anni, e l’importo del canone annuale, pari a poco più di due milioni di euro, al quale si aggiunge una parte variabile soggetta a riduzione, in dipendenza dei volumi di traffico che il nuovo terminalista registrerà. “Richieste d’integrazioni e di proroga da parte di alcuni operatori interessati, ma anche la necessità di consentire il più ampio accesso a informazioni e documenti utili agli investimenti, non ultima la delicatissima situazione sanitaria che sta limitando gli spostamenti da e verso l’Italia, ci hanno spinto ad una necessaria proroga dei termini”, ha spiegato Massimo Deiana, presidente dell’Asp del Mare di Sardegna.
“Ritengo sia una scelta di buon senso per una partita così importante, soprattutto per consentire al più ampio numero di soggetti interessati di presentare una proposta in linea con tutti gli aspetti previsti nel bando e nelle integrazioni documentali che andremo a fornire. Auspico che, nel frattempo, l’emergenza possa rientrare e che, dalle 12 del 15 aprile, termine perentoriamente ultimo, il nostro porto canale possa contare su nuove e concrete proposte di investimento”, ha concluso Deiana. Nei giorni scorsi era emersa l’indiscrezione, poi smentita, che l’Autorità portuale di Rotterdam avesse guardato con interesse a questo bando.
Nicola Capuzzo