L’emergenza coronavirus non ha rallentato i trasporti ferroviari, anzi ha spinto sull’acceleratore per far fronte a richieste sempre crescenti. Dai primi di marzo 2020, in tre settimane il Polo Mercitalia ha trasportato tre milioni e mezzo di tonnellate di merci, e tra questi anche farmaci e materiale medico sanitario, oltre a prodotti agroalimentari e forniture varie. Il Polo Mercitalia nel complesso delle varie società impegna 5400 addetti di cui oltre 2100 macchinisti.
In particolare, Mercitalia Logistics si è occupata del trasporto merci di prima necessità, così come la fornitura di prodotti per la filiera agricola per oltre 50mila tonnellate. Tra l’altro ha effettuato trenta treni veloci Marcitalia Fast con l’impiego dell’Etr 500 che si sono rivelati ideali per l’inoltro di prodotti farmaceutici e materiale sanitario.
Mercitalia Rail ha garantito 6mila treni sul territorio nazionale, Sicilia compresa, e con venti Paesi europei. In tutto hanno viaggiato due milioni e mezzo di tonnellate di merci sia con treni convenzionali, sia con convogli intermodali che hanno trasportato 50mila tra container, semirimorchi e casse mobili.
La società TX Logistik (TXL), vocata nei servizi internazionali, ha garantito l’esercizio di 1000 treni collegando i principali scali di 11 paesi europei. Con circa 10mila container marittimi e oltre 15mila tra casse mobili e semirimorchi ha assicurato che oltre 550mila tonnellate di merci potessero raggiungere i clienti assicurando l’approvvigionamento delle grandi catene logistiche. Così per esempio i salmoni confezionati in Danimarca raggiungono l’Italia, da dove invece parte il parmigiano per tutti i mercati europei.
E per finire Mercitalia Intermodal ha effettuato oltre 1000 treni con cui sono state trasportate più di 33mila unità di carico intermodali: circa un terzo ha riguardato prodotti alimentari e per l’igiene, ma anche preparati chimici di base per la fabbricazione di dispositivi sanitari e per la disinfezione. Da segnalare in particolare l’inoltro in Italia di 18mila tonnellate di zucchero sfuso provenienti dagli stabilimenti di produzione in Francia e in Germania.
Piermario Curti Sacchi