Dopo la manifestazione spontanea di autotrasportatori che nella notte tra il 20 e il 21 maggio 2020 ha bloccato per tre ore la rampa d’accesso al porto di Tremestieri, alle porte di Messina, il Prefetto della città siciliana ha convocato una riunione per trovare soluzioni all’intasamento di veicoli industriali nello scalo causato dall’aumento della domanda di trasporto attraverso lo Stretto.
Nell’incontro, l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone, ha chiesto di aumentare i viaggi delle navi, raggiungendo un flusso di un traghetto ogni venti minuti. Falcone ha anche annunciato che il 3 giugno 2020 sarà attivato anche l’attracco per i camion nel porto storico di Messina, permettendo l’ingresso in città dei veicoli pesanti.
I rappresentanti delle compagnie marittime hanno affermato che saranno aumentate le corse, ma non si possono concentrare più navi in un’unica fascia oraria. Sarebbe quindi necessario spalmare le partenze in un periodo di tempo più ampi. Falcone ha quindi chiesto di diluire gli attraversamenti sull’intero arco della giornata ma è una soluzione che non piace agli autotrasportatori.
“La maggior parte dei veicoli industriali che esce dalla Sicilia trasporta prodotti ortofrutticoli provenienti dalle province di Caltanissetta, Agrigento, Ragusa, Siracusa e Catania”, spiega il presidente dall’Aitras, Salvatore Bella. “La merce è raccolta la mattina e i camion sono caricati a partire dal pomeriggio. Dalle zone di carico gli automezzi iniziano a partire in prima serata e, con soli due collegamenti per Villa S. Giovanni ogni mezz’ora, è impossibile smaltire il traffico il sole tre ore. Ciò significa che i carichi non arriveranno in tempo nei mercati di destinazione”.
In alternativa, l’Aitras chiede agli armatori di distribuire gli attracchi in più porti dell’isola per decongestionare Messina e se ciò risolverà antieconomico bisogna attivare contributi pubblici. “Tutto ciò è necessario almeno fino a quando non saranno realizzate le infrastrutture per adeguare il porto di Messina, che permetteranno di sostenere il volume di traffico sullo Stretto”. L’associazione ribadisce anche la richiesta di dotare di servizi per gli autisti lo scalo di Tremestieri.