Il 30 giugno 2020 la società intermodale svizzera Ralpin ha diffuso i risultati del 2019, che non sono incoraggianti per l’autostrada viaggiante tra Novara e Friburgo. Durante l’intero anno, la società ha trasportato circa 86mila unità di carico stradali, in un contesto definito “difficile”. Per comprenderlo, basti pensare che nel 2017 Ralpin trasportò 109mila unità di carico e la pandemia Covid-19 rischia di abbassare ulteriormente i volumi quest’anno. A marzo e aprile il numero delle unità trasportate è crollato di due terzi, e dopo il mercato si sta risollevando “lentamente”. Il calo dei volumi ha avuto ripercussioni sul bilancio, che mostra un calo dei ricavi di 3,6 milioni di franchi svizzeri. La società ha subito anche la riduzione da 30 a 20 milioni di franchi dei contributi federali.
Per affrontare questa situazione, la società annuncia il programma RAlpin 2021+, così spiegato in una nota: “A partire dal 2021, il modello commerciale dovrà avere nuovamente basi solide e sane dal punto di vista finanziario. Inoltre verranno implementati tra le altre cose risparmi presso la sede commerciale di Olten e ottimizzazioni nell’impiego delle locomotive. Ralpin intende poi prolungare i convogli con vagoni aggiuntivi. In tal modo sarà possibile trasportare un maggior numero di autocarri e aumentare l’economicità senza occupare ulteriori tracciati sull’asse Lötschberg-Sempione già molto sfruttata”.
Durante l’assemblea generale del 19 giugno, Ralpin ha anche cambiato il presidente del Consiglio d’amministrazione: Erwin Rutishauser si è dimesso, dopo sette anni di presidenza, per andare in pensione e il suo successore è Nicolas Perrin, che prima ricopriva la carica di vice-presidente.