Lo scorso marzo, Rete Ferroviaria Italiana ha riattivato un tratto di 14 chilometri della linea ferroviaria che collega direttamente Campo Marzio a Villa Opicina, a Trieste. È un tratto breve, ma che permette l’inoltro diretto dei treni merci dal porto verso l'entroterra, trasformando queste rotaie dismesse per anni in un importante polmone per il porto. In una prima fase, la linea è stata resa operativa solo in discesa, mentre a luglio la società ferroviaria Adriafer (controllata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale) ha attivato i primi convogli in salita, con doppia trazione. Sono le prime prove per stabilire il peso rimorchiabile, considerando che la linea ha una pendenza massima del 25 per mille. Test che finora hanno fornito un esito positivo.
“Il nostro obiettivo è di fare quattordici treni a settimana sulla Transalpina per agevolare il resto del traffico merci e viaggiatori sulla linea costiera a causa delle limitazione presenti fino al 21 agosto, per i lavori in corso di Rfi lungo la Trieste-Monfalcone”, spiega l’amministratore unico di Adriafer, Giuseppe Casini. “Successivamente prevediamo di continuare a utilizzarla, anche se in maniera più marginale, per i traffici in entrata da Villa Opicina al porto”.
Adriafer ha ottenuto da Rfi l’autorizzazione al trasporto di convogli cargo, per container da 40 piedi High Cube (HC) lungo il percorso, con l’ammissione in servizio di due locomotori: Siemens E191 elettrico e Vossloh D 100 diesel. Attualmente la linea è utilizzabile solo per i treni container, escludendo dunque semirimorchi e casse mobili. A tale proposito, precisa Casini, “siamo in contatto con Rfi per i lavori di adeguamento necessari all'utilizzo della linea per tutte tipologie di unità intermodali”.