Il 29 giugno la Cna padovana ha rilevato le 2410 azioni dell’Interporto di Padova che erano della nel portafoglio di Artoni Trasporti, aggiungendole così alle 1211 azioni che già possiede. Con questa operazione, la Confederazione degli artigiani triplica la sua presenza nell’interporto veneto e intende anche aderire all’aumento di capitale di quattro milioni di euro deliberato a giugno dalla società per finanziare l’innovazione digitale e l’automazione della movimentazione di container. Walter Basso, responsabile della Fita Cna della provincia di Padova spiega che questa decisione vuole contribuire a superare la contrapposizione tra strada e rotaia nel trasporto delle merci e che la crescita degli impianti intermodali contribuisce alla crescita dell’intero settore.
Un segnale dell’aumento del peso dell’Interporto di Padova viene anche dalla nomina del suo presidente, Sergio Gelain, a vice-presidente della Unione Interporti Riuniti, avvenuta all’inizio di luglio durante l’assemblea dell’associazione degli interporti italiani. Gelain è affiancato, sempre come vice-presidente, da Giancarlo Cangiano, presidente di Ise Servizi la società dell’Interporto Sud Europa. Dopo la nomina, Gelain ha dichiarato: “Proprio nelle scorse settimane il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato il bando per il finanziamento degli interventi di completamento della rete nazionale degli interporti. Grazie a questo bando l’intermodalità gomma-ferro italiana potrà svilupparsi ulteriormente; ne abbiamo bisogno, non solo per ragioni ambientali, ma anche per rendere più efficiente il sistema logistico nazionale, che come abbiamo visto durante l’emergenza Covid, è una infrastruttura strategica per il Paese. Il mio impegno sarà in questa direzione, con un’attenzione particolare anche agli interventi che andranno realizzati nel Mezzogiorno”.