Il coronavirus continua a mordere il trasporto aereo delle merci mondiale: a giugno 2020 la domanda in termini di tonnellate/km ha perso il 17,6% rispetto allo stesso mese del 2019. Lo comunica la Iata, aggiungendo che la situazione è leggermente migliorata rispetto a maggio 2020, quando la flessione annuale è stata del 20,1%. A giungo è aumentato anche il fattore di carico, che si è attestato al 57,3%. Considerando il primo semestre di quest’anno, il traffico merci aereo è diminuito del 14,5%.
“Il trasporto aereo delle merci appare molto più sano di quello dei passeggeri, ma resta comunque una sfida eccezionale”, commenta il direttore generale e Ceo della Iata, Alexandre de Juniac. “L’attività economica sta riprendendosi dopo le interruzioni, ma non registriamo ancora un robusto aumento della domanda di trasporto aereo. È calata anche l’attività di trasporto dei dispositivi di protezione individuale, grazie alla regolarizzazione della loro supply-chain, che sposta le spedizioni sul treno e sulla nave. Prosegue anche la carenza di stiva perché gli aerei passeggeri stanno riprendendo molto lentamente”.