I dati delle immatricolazioni di veicoli industriali diffusi dall'associazione europea dei costruttori Acea per il primo semestre del 2020 mostrano il duro impatto sulle vendite causato dalla pandemia di Covid-19. Le immatricolazioni sono infatti diminuite del 33,7% e ciascuno dei 27 mercati dell'UE ha registrato cali percentuali a doppia cifra, inclusi i quattro principali: Spagna (-44,8%), Italia (-35,4%), Francia (-32,0%) e Germania (-28,6%).
A giugno la situazione pare migliorare leggermente, anche se la domanda resta molto debole (-20,3%). Il calo è meno pronunciato nel segmento dei veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate, migliorando così il risultato complessivo. Però i veicoli più pesanti sono ancora in difficoltà. E ben tre dei quattro maggiori mercati hanno registrato un rosso a doppia cifra: Germania (-30,5%), Spagna (-24,2%) e Italia (-12,8%). Viceversa, la Francia ha registrato un modesto aumento (+ 2,2% ).
Analizzando il segmento superiore alle 16 tonnellate, a giugno le immatricolazioni mostrano un calo addirittura del 55,6%, con Estonia e Lettonia che hanno registrato perdite percentuali superiori all'80%. Anche i quattro principali mercati comunitari hanno registrato risultati negativi, in particolare Germania (-57,4%), Spagna (-55,7%) e Italia (-51,8%). Durante la prima metà dell’anno, sono stati immatricolati 92.278 veicoli pesanti in tutta l'Unione Europea, con un calo del 44,2 %% rispetto allo stesso periodo del 2019. La domanda si è ridotta del 41,3% in Germania, seguita da Francia (-40,6%), Spagna (-37,3%) e Italia (-34,2%).
Massimiliano Barberis