Un’altra frode sulle imposte del carburante è stata scoperta dall’Agenzia delle Dogane, che ad agosto 2020 ha annunciato la conclusione dell'operazione “Benzina Low Cost”, un’inchiesta che si è svolta tra Lazio, Umbria e Abruzzo. L’indagine è nata da una verifica tecnica attuata nel 2015 in un distributore della provincia dell’Aquila ed è continuata nei cinque anni successivi tramite analisi di banche dati e riscontri, che hanno svelato un’organizzazione ramificata. La fase finale dell’indagine ha visto pure perquisizioni, anche su soggetti collaterali.
Al termine dell’inchiesta, gli inquirenti hanno svelato sedici società create solo per attuare una sistematica attività di evasione fiscale, formate da persone che non hanno mai presentato dichiarazioni o lo hanno fatto in maniera carente. Quindi, hanno chiesto il rinvio a giudizio di oltre trenta indagati per i reati di dichiarazione infedele, omessa dichiarazione, occultamento e distruzione di documenti contabili, concorso, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, truffa, ricettazione, riciclaggio, autoriciclaggio e contrabbando aggravato. Gli inquirenti stimano che l’organizzazione abbia evaso l’Iva per 66.850.000 euro.