Alla scadenza del termine per presentare le richieste per la gestione del Porto Canale di Cagliari, avvenuta alle 12.00 del 31 agosto 2020 dopo tre proroghe, è giunta sul tavolo dell’Autorità di Sistema Portuale di Cagliari una sola proposta, firmata dalla società britannica Pifim in avvilimento con la Port of Amsterdam International. Lo ha annunciato la stessa Autorità portuale, precisando che la proposta “sarà sottoposta ad un’attenta valutazione da parte di una commissione tecnica appositamente costituita dall’Asp e già riunita”. Se la commissione riterrà valida la proposta, la pubblicherà per almeno sessanta giorni, entro i quali altri soggetti interessati potranno presentare richieste in concorrenza o eventuali osservazioni ed opposizioni.
La call internazionale riguarda l’area che era gestita dal Cagliari Container Terminal, che comprende una banchina lunga 1600 metri (che il Piano regolatore permette di allungare) con fondale di 16 metri, un piazzale di 400mila metri quadrati, fabbricati per uffici, mensa, spogliatoi, depositi attrezzature e un Punto d’Ispezione Frontaliero. A ciò si aggiunge la possibilità di affittare o acquistare il parco gru e mezzi per la movimentazione dal Consorzio Industriale Provinciale di Cagliari. Il terminal può utilizzare una Zona Franca Doganale interclusa e un collegamento alla istituenda Zona Economica Speciale di oltre 1600 ettari.
“Anche se è un po' prematuro per cantare vittoria e trarre conclusioni quello odierno si può considerare un risultato di grande importanza, che apre nuovi ed importantissimi scenari per il futuro del Porto Canale di Cagliari”, commenta Massimo Deiana, presidente dell’Autorità portuale. “Dopo un accurato lavoro di stesura della sollecitazione internazionale di mercato per la concessione ex articolo 18 del compendio, ma, soprattutto, una silenziosa e ostinata attività di scouting e promozione a livello mondiale, possiamo finalmente mettere un primo punto fermo: quello di avere agli atti dell’Ente una prima proposta ufficiale per il rilancio del transhipment nel Porto Canale di Cagliari. Obiettivo non scontato e che solo la tenacia profusa in questa operazione di stimolazione internazionale del mercato ha reso possibile”.
La proposta anglo-olandese è arrivata due giorni prima della scadenza della cassa integrazione per i duecento ex dipendenti del Cagliarti Container Terminal, fissata per il 2 settembre e non è chiaro se potrà essere rinnovata.