I gufi sono conosciuti per i loro grandi occhi tondi e per la loro vista eccellente, soprattutto di notte. Che cosa c’era di più azzeccato che prendere in prestito il simpatico predatore alato come soprannome per il nuovo sistema di avvertimento anticollisione sui locomotori da manovra delle Ferrovie Federali Svizzere? Il sistema è l’ultima evoluzione della tecnologia e consente la manovra dei carri con un singolo operatore ed è quindi indispensabile per riorganizzare i servizi di composizione e scomposizione dei treni, soprattutto merci, con un solo addetto. Il “gufo” in pratica è un radiotelecomando, ulteriormente sviluppato con segnali visivi e acustici, con il quale è possibile monitorare il tracciato ferroviario.
Sbb Cargo ha sviluppato un sistema di assistenza per locomotori merci che funziona come un telecomando per un modellino aereo o un drone. Utilizzando il radiocomando, l’operatore della manovra può governare e controllare la composizione del treno, non ai comandi del locomotore, ma semplicemente sostando in piedi accanto ai binari indifferentemente in entrambe le direzioni. I sensori e le telecamere aggiuntivi, oltre alla trasmissione video in diretta, lo informano attraverso il radiocomando con schermo integrato se il percorso davanti al locomotore è libero per il movimento della manovra. L’operatore viene così avvisato della presenza di ostacoli, di qualsiasi sagoma anche minima, con segnalazioni visive e acustiche.
Sbb Cargo ha in corso una sperimentazione, comunque operativa a tutti gli effetti, su diversi locomotori da manovra con soluzioni proposte da vari fornitori in modo da scegliere la tecnologia che si dimostrerà più efficace. Tra questi ci sono i locomotori della famiglia Eem 923, macchine con doppia motorizzazione, elettrica e diesel, adatte a operare in autonomia nei raccordi non elettrificati, ma senza emissioni inquinanti sotto la normale catenaria. Si completa così il mosaico dei treni merci 4.0, con manovre automatizzate, carri con ganci automatici, prova freni digitale, telesorveglianza del trasporto e dei carichi. Il tutto per rendere la ferrovia sempre più competitiva.
Piermario Curti Sacchi