Conftrasporto ha illustrato il 12 ottobre 2020 il manifesto per l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund, che è basato su tre punti: formazione professionale, transizione verde e digitale e infrastrutture, nell’ambito del trasporto stradale, ferroviario e marittimo, oltre che nella logistica. Il documento parte dal presupposto che l’emergenza Covid-19 ha portato effetti devastanti sull’intero settore del trasporto merci, citando l’Ufficio Studi di Confcommercio, secondo cui nel primo semestre del 2020 i traffici merci sono stati ridotti di circa un quarto.
Sulla formazione, Conftrasporto chiede investimenti fin dall’istruzione superiore - in particolare per gli Istituti tecnici della logistica e del mare - e tra gli strumenti da incentivare devono esserci la formazione a distanza e Borse di studio per la formazione di alto livello per master universitari dedicati alla logistica per percorsi professionali dirigenziali.
Per la transizione verde e digitale, la confederazione chiede un piano di finanziamento per il rinnovo del parco dell’autotrasporto e uno pluriennale per questo settore “che rafforzi gli incentivi a favore della sostenibilità”. Per il trasporto marittimo, Conftrasporto chiede sostegni per la riconversione sostenibile dei motori. Più in generale, propone incentivi per la diffusione del gas naturale liquefatto e per l’elettrificazione delle banchine dei porti.
Sulle infrastrutture dedicate alla mobilità, Conftrasporto si concentra su tre priorità, basate su altrettanti Corridoi europei. Per quello Scandinavo-Mediterraneo sono il tunnel ferroviario del Brennero, la terza corsia autostradale, l’alta velocità ferroviaria fino a Bari e alla Sicilia con la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Per il Corridoio Reno-Alpi le priorità sono la realizzazione del Terzo Valico dei Giovi, il potenziamento delle ferrovia Pianura Padana e delle connessioni con i valichi svizzeri e la realizzazione della Gronda di Genova. Per il Corridoio Mediterraneo Conftrasporto chiede il completamento della Tav Torino-Lione e dell’alta velocità veneta.
Altri provvedimenti chiesti da Conftrasporto sono sulla sicurezza stradale, che comprende la manutenzione straordinaria delle infrastrutture e lo sviluppo delle smart roads. Nei porti chiede la piena copertura finanziaria alle priorità nazionali indicate nell’allegato al Def Italia Veloce. Infine l’intermodalità ferroviaria dovrà comparire tra gli interventi connessi all’ultimo miglio dei porti.