Il presidente della Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica (Confetra), Guido Nicolini, ha preso carta e penna e ha scritto al ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, e per conoscenza alla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, richiamando la loro attenzione sulla materia dei controlli radiometrici sulle merci in importazione. La normativa che riguarda questa delicata materia è in via di aggiornamento ed entro il 15 dicembre 2020 dovrà essere emesso un decreto del Mise che fisserà le regole e l’elenco dei prodotti cui dovrà applicarsi la sorveglianza radiometrica in sede di sdoganamento presso i luoghi di entrata delle merci in Italia, principalmente porti e aeroporti.
“Da quella stessa data, qualora il Decreto non venisse emanato (è previsto il concerto con i ministri degli Affari Esteri, della Salute, dell’Ambiente, del Lavoro, la consultazione dell’Agenzia Dogane e Monopoli e dell’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare, nonché la notifica preventiva alla Commissione Europea!), entreranno in vigore le disposizioni del Decreto Legislativo n.101/2020 che hanno esteso a dismisura l’elenco dei prodotti assoggettati a controllo radiometrico”, si legge nella missiva di Confetra.
“È urgente e necessario impedire che questo accada, Signor ministro, se non si vuole assistere alla paralisi dei nostri porti e aeroporti in una fase economica e sociale già così compromessa come quella attuale: serve subito una modifica legislativa che consenta di continuare con le attuali regole i controlli radiometrici all’importazione anche dopo il 15 dicembre”. Secondo il presidente di Confetra “quelle regole hanno dimostrato di essere efficaci scongiurando qualsiasi rischio di contaminazione radioattiva e soprattutto sono in linea con quelle degli altri Stati Comunitari. Non sarebbe né logico né giustificato aggravarle così come previsto nel Decreto Legislativo n.101/2020”. La palla ora passa al ministero competente.
Nicola Capuzzo