Che Amazon stia ampliando e potenziando la rete di piattaforme logistiche è un fatto ormai noto e lo dimostra il caso italiano, dove negli ultimi mesi – e in piena pandemia di Covid-19 – il colosso del commercio elettronico ha inaugurato uno hub a Colleferro (Roma) e quattro centri distributivi locali a Rovigo, Milano, Catania e Parma (e presto ne aprirà un quinto a Udine). Ma pare che la strategia logistica di Amazon non si limiti ad aprire nuove piattaforme, bensì a creare nuovi modelli. Indicazioni in tal senso vengono da due notizie, una provenienti dagli Stati Uniti e l'altra dalla Francia.
Il primo caso indica lo sviluppo di piccoli magazzini urbani. Non è certo un'idea nuova ed è la logica evoluzione delle consegne nell'ultimo miglio spinte dalla crescita del commercio elettronico. Ma ciò che colpisce è la dimensione del fenomeno. Secondo quanto riferisce l'agenzia Bloomberg, Amazon ha in programma la realizzazione di ben 1500 micro magazzini in diverse città statunitensi, con lo scopo di ridurre ulteriormente i tempi di consegna, soprattutto per i clienti del servizio Prime.
Molti di questi micro-depositi sorgerebbero in luoghi molto frequentati, come per esempio centri commerciali, concessionarie di autovetture, ristoranti fast food. Questi impianti pur avendo una dimensione minore dei depositi di distribuzione, possono lavorare un'elevata quantità di prodotti grazie all'introduzione di sistemi di automazione all'avanguardia, come cobot e robot, e una maggiore intensità di manodopera.
Con questi impianti, Amazon opera su due fronti della concorrenza: verso le grandi carene di retail che stanno potenziando l'e-commerce (come Walmart, che negli Usa ha avviato il servizio Plus in diretta competizione con Prime) e verso i grandi corrieri espressi (come FedEx e Ups) che hanno già una vasta rete di magazzini di prossimità.
In Europa invece Amazon sta sviluppando il modello del mega-magazzino e un esempio viene dalla Francia, dove il quotidiano Les Echos riferisce che la multinazionale ha chiesto al Comune di Montbert, vicino a Nantes, l'autorizzazione a costruire una piattaforma logistica di 185mila metri quadrati. In pratica, sarà un edificio lungo 318 metri e alto 23,5 metri, che avrà una capacità di 113mila metri cubi. Dovrebbe esere operativo 24 ore su 24 e sette giorni su sette, occupando 2500 persone e muovendo 220 camion al giorno. Questa sarebbe la seconda struttura di questo tipo in Francia, dopo quella in costruzione a Metz. Per avere un'idea delle dimensioni, gli hub italiani di Castel San Giovanni e Vercelli hanno una superficie di 100mila metri quadrati ciascuno.