La mattina del 27 ottobre 2020, la Polizia federale del Belgio ha compiuto una perquisizione nella sede dell’azienda di autotrasporto Van Steenbergen, situata nella città delle Fiandre di Arendonk, al confine con i Paesi Bassi. Una sede che, secondo la stampa locale, gli abitanti della cittadina avevano soprannominato la “piccola Romania”, a causa dei numerosi autisti rumeni che secondo il sindaco Wim De Jonghe trascorrevano il fine settimana in alcuni container adibiti ad alloggi o nei camion che guidavano durante la settimana. E proprio sull'uso degli autisti rumeni si basa l’indagine che ha portato a questa perquisizione, accompagnata altre svolte in Slovacchia, Repubblica Ceca e Portogallo. Durante questa operazione, la Polizia belga ha arrestato quattro persone.
Secondo gli inquirenti, la società di autotrasporto utilizzava autisti stranieri, in prevalenza rumeni, formalmente assunti da società fantasma in Paesi stranieri con stipendi tra 500 e 600 euro al mese più un contributo per le spese. Le testimonianze di alcuni conducenti parlano di turni di lavoro lunghi, violazione dei tempi di guida e di riposo e alloggio in strutture con servizi carenti. Gli inquirenti aggiungono che parte consistente parco aziendale era immatricolata in Portogallo, nonostante le decisioni fossero prese dalla sede belga.
L’indagine è iniziata con un esposto del sindacato belga BTB, che a sua volta aveva ricevuto le segnalazioni alla fine del 2018 da alcuni autisti rumeni e bulgari. Questi autisti avevano firmato documenti in inglese dove accettavano una riduzione della loro indennità giornaliera. Si sono mossi così gli Ispettori del lavoro che a loro volta hanno avviato l’inchiesta penale. Le accuse nei confronti dei vertici dell’azienda sono pesanti e comprendono anche la tratta di esseri umani e la frode fiscale.
La Van Steenbergen è nel mirino del sindacato dal 2019 e BTV spiega come la società di autotrasporto avrebbe usato gli autisti stranieri: rumeni e bulgari erano assunti da una società slovacca Q Trucking Slovensko per una retribuzione lorda di 500 euro al mese, che a sua volta li somministrava all’impresa portoghese Viana Fernandes, che aveva una sua flotta, che operava in sub-vezione per la Van Steenbergen. E il sindacato conclude che non finisce qua, perché ha nel cassetto altre segnalazioni di casi simili.
La Van Steenbergen è una storica azienda di autotrasporto belga, fondata nel 1919 dall’omonima famiglia, che ne è ancora oggi proprietaria. Negli anni venti del Novecento ha iniziato l’autotrasporto internazionale portando bulbi di tulipano dalla cittadina olandese di Eindhoven a Bruxelles. Oltre che il trasporto, la società fornisce servizi di logistica con una superficie di 12mila metri quadrati.