Il gruppo siderurgico Arvedi lascia una parte di banchine nel porto di Trieste e prepara un nuovo insediamento logistico vicino al porto canale di Cremona, lungo il fiume Po. Lo ha spiegato il logistics manager del gruppo, Paolo La Bruna, rivelando che la controllata Sograf ha raggiunto un accordo con la Provincia di Cremona per la nascita di un polo logistico raccordato (il Polo Logistico Base di Cremona) di complessivi 60mila metri quadrati. La prima parte, estesa su 30mila metri quadrati, “è stata completata, mentre la seconda partirà a breve”, ha rivelato La Bruna durante un convegno tenuto nell’ultima Naples Shipping Week.
In termini di traffici, Sograf ha visto crescere del 300% i volumi trasportati nell’arco degli ultimi dieci anni (i carri gestiti sulla relazione Cavatigozzi-Porto Canale sono passati dai 17.811 del 2009 ai 52.249 del 2019), con il fatturato che è andato di pari passo, a fronte di bilanci “sempre in utile”. Stanti però i limiti di spazio esistenti nelle infrastrutture finora utilizzate al porto canale di Cremona (il raccordo è quasi al punto di saturazione), la crescita sarebbe destinata ad assestarsi ora su un più modesto +1% all’anno, con una stima dunque per il 2025 di un traffico complessivo di circa 60mila carri.
L’ottica imprenditoriale con cui viene gestita la logistica anche per soggetti terzi ha spinto l’azienda a cercare nuove possibilità di sviluppo, e questa estensione permetterà all’azienda raggiungere traffici pari alla movimentazione nel 2025 di 90mila carri. “Abbiamo trovato un partner in un ente pubblico perché questo servizio offre la possibilità di raggiungere obiettivi come la riduzione del traffico stradale, l’aumento dell’indotto e l’attrazione di nuove attività” ha spiegato La Bruna.
Il dirigente nella sua presentazione ha anche citato i nomi delle aziende che per vicinanza geografica potrebbero essere interessate al porto canale e alla logistica di Sograf: da Barilla ad Amazon, da Tenaris a Ikea, Zucchi, Cremonini e altri, fino più in generale alle varie realtà produttive delle province di Brescia, Bergamo, Cremona, Milano, Parma, Piacenza e Pavia.
Nicola Capuzzo