Il 31 ottobre 2020 è scaduta la proroga concessa ai Paesi membri per accogliere negli ordinamenti nazionali il “pilastro tecnico” del Quarto Pacchetto ferroviario europeo. Pertanto, l’Era è ora l'organismo europeo di certificazione per l'autorizzazione dei veicoli, la certificazione di sicurezza e l'omologazione del segnalamento interoperabile Ertms/Etcs, sostituendo le precedenti agenzie nazionali di certificazione. Lo scopo è quello di semplificare i processi e ridurre i costi amministrativi per l'industria ferroviaria fornendo uno sportello unico per i produttori ferroviari e gli operatori internazionali, consentendo loro di chiedere l'approvazione simultaneamente in ogni Paese membro, piuttosto che su base nazionale.
L’auspicio degli operatori è quello che il cambiamento migliori la trasparenza, l'efficienza e la competitività del sistema ferroviario europeo rispetto ad altre modalità di trasporto, con conseguente aumento dei livelli di sicurezza, interoperabilità e affidabilità. Questo può favorire anche una riduzione dei tempi necessari per adottare le nuove tecnologie. “Dopo aver iniziato il nostro ruolo di autorità europea, inizialmente con otto Paesi membri nel giugno 2019, stiamo raggiungendo il traguardo finale”, afferma Josef Doppelbauer, direttore esecutivo di Era. “Abbiamo già preso più di mille decisioni e autorizzato più di 10mila veicoli”.
Il Quarto Pacchetto ferroviario è un insieme di norme volte a unificare i requisiti tecnici, operativi e giuridici dei Paesi europei. Il Pacchetto è stato adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel 2016 ed è costituito da due pilastri: il pilastro di mercato, che punta ad aumentare la concorrenza per incoraggiare la riduzione dei costi e migliorare la qualità del servizio, e il pilastro tecnico, che punta a unificare le norme e le procedure tecniche tra i Paesi membri.
“La piena attuazione del Quarto Pacchetto ferroviario in tutta l'Unione europea è fondamentale per promuovere il trasporto ferroviario", afferma la commissaria europea per la mobilità e i trasporti, Adina Vàlean. “Si tratta di un grande passo avanti nel nostro cammino per decarbonizzare il settore dei trasporti in Europa e per rendere la ferrovia più attraente in vista del 2021, l’Anno europeo delle ferrovie”.