La pandemia di Covid-19 ha colpito anche la logistica per conto terzi, seppure in modo non uniforme perché alcuni comparti – come il commercio elettronico, l’alimentare e il sanitario – registrano una tenuta se non un incremento. L’Osservatorio Contract Logistics Gino Marchet ha cercato di quantificare tale impatto e ha presentato i risultati il 10 novembre 2020, nell’ambito dell’incontro annuale sullo stato della logistica italiana. Considerando il fatturato globale della logistica conto terzi, la stima per il 2020 è di 77,8 miliardi di euro, a fronte degli 86 miliardi del 2020 (indicati come pre-consuntivo). In termini percentuali significa un calo del 9,3%. Un dato che interrompe la crescita ininterrotta del fatturato registrata dal 2013.
C’è però un aspetto positivo: una ripresa iniziata a giugno e durata almeno fino a settembre. Il grafico stilato dall’Osservatorio parte da un calo medio di circa il 10% a marzo, rispetto allo stesso mese del 2019, per scendere a circa il 20% ad aprile. Poi appare una risalita a maggio e a giugno la differenza è addirittura positiva, intorno al 5%, e tale rimane fino a settembre. Resta ora l’incognita di ottobre e dei mesi successivi, con la seconda ondata di pandemia che ha richiuso alcune attività.
Su questo rimbalzo, Osservatorio rileva che “le imprese della logistica hanno reagito positivamente all’emergenza, grazie alla capacità dei manager logistici di riconfigurare velocemente le reti di distribuzione e alla condivisione di asset lungo la filiera. Le criticità emerse, come la sicurezza dei lavoratori, la necessità di rafforzare la distribuzione locale per far fronte al boom dell’e-commerce e di potenziare il trasporto intermodale, sono state trasformate nelle priorità su cui intervenire nel 2021, che vedono ai primi posti la maggior flessibilità e resilienza del sistema logistico (per il 62% dei manager), la digitalizzazione dei processi (50%), la sicurezza di tutti gli operatori lungo la filiera (38%) e la semplificazione della gestione dei flussi logistici (27%)”.