L’annuncio del successo della terza fase di sperimentazione del vaccino di Pfizer-BioNTech ha portato in primo piano anche in Italia la questione della logistica per i vaccini contro la Covid-19. Il vaccino sviluppato da Pfizer-BioNTech ha una caratteristica problematica per il trasporto e lo stoccaggio: richiede una temperatura di -75°, con possibilità di salire a -20° per alcuni giorni se contenuto in speciali valige piene di ghiaccio secco. Fonti governative hanno rassicurato sulla possibilità di distribuirlo in Italia, ma Conftrasporto esprime dubbi.
In una nota diffusa il 16 novembre, la confederazione del trasporto scrive che “ci sono ancora molti nodi da sciogliere,a partire dalla stabilità delle temperature, e non basta annunciare piani”. Il vice-presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, dichiara che sulla questione della temperatura “il problema è stato ammesso anche dallo stesso presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, il quale ha affermato che il ministero non è impreparato su questi aspetti della logistica. Ci chiediamo allora questo ‘non essere impreparato’ in che cosa consista, considerato che informazioni concrete sui vari, delicatissimi, passaggi del trasporto del farmaco non ne sono state fornite. Vorrei sapere chi è l’esperto del ministero incaricato del processo logistico, e se è così onnisciente da non accettare un confronto con chi tutti i giorni opera in questo settore”.
Uggè ribadisce che in Italia non esiste un aeroporto che possa gestire prodotti a -75°, ma questo non è l’unico problema: “Bisogna attrezzarsi inoltre con mezzi su gomma idonei a quelle temperature sia per i lunghi tragitti, sia, nella fase successiva, per l’ultimo miglio, cioè per la consegna a destinazione. A oggi la stragrande maggioranza dei Tir presenti in Italia non arriva al di sotto dei -25 gradi di temperatura. Una soluzione sicuramente ci sarà. Ma vogliamo trovarla tutti insieme o pensiamo che i vaccini possano arrivare direttamente con l’aereo dentro le farmacie?”. Al termine dell’intervento, Uggè chiede che le imprese di trasporto e logistica impegnate nella catena del freddo siano coinvolte “prestissimo” dal Governo, che la confederazione sta chiedendo da oltre una settimana.
Sempre il 16 novembre è giunta una buona notizia sul fronte dei vaccini, anche per il comparto della logistica. La società farmaceutica statunitense Moderna ha annunciato i dati della terza fase di sperimentazione del suo vaccino mRNA-1273 , che sarebbe efficace al 95,5%. la buona notizia per la logistica è che il prodotto si conserva per trenta giorni a temperatura fra 2° e 8°, ossia quella usata normalmente per il trasporto e lo stoccaggio di alimentari freschi. C’è sempre bisogno di temperatura controllata, ma nei limiti offerti dall’attuale filiera del trasporto e dello stoccaggio di farmaci.
Moderna precisa che il vaccino mRNA-1273 si può distribuire l’attuale filiera dedicata ai vaccini e non richiede alcuna diluizione prima della somministrazione. I primi venti milioni di dosi prodotte entro il 2020 saranno però distribuite solo negli Stati Uniti, per poi aumentare la produzione da 500 milioni a un miliardo di dosi entro il 2021.