World Capital ha diffuso l’ultima edizione del Borsino Immobiliare della Logistica, realizzato in collaborazione con Nomisma, che comprende anche i primi mesi della pandemia di Covid-19. Dal rapporto emerge che nonostante l’emergenza, questo mercato resta in positivo, proseguendo una tendenza rilevata dal 2006. In particolare, World Capital sottolinea una crescita nelle aree di Milano e Roma, grazie a due fattori: una domanda superiore all’offerta e la qualità degli edifici. Firenze, invece, si riconferma prime rent nazionale con un canone di locazione medio per il nuovo di 60 €/mq/anno e 51 €/mq/anno per l’usato.
Oltre alle cifre, il Borsino considera anche le tendenze, rilevando che la pandemia sta causando una trasformazione degli immobili logistici in maniera diversa secondo l’uso del magazzino. Le strutture che sembrano conquistare spazio sono le Factory Warehouse (magazzini annessi a fabbriche), i Logistics Center (impianti di grandi dimensioni produzione/distribuzione), i Distribution Center (impianti aziende retail per rifornimento punti vendita), i Fulfillment Center (impianti operatori e-commerce) e strutture che sostengono il trasporto, come i Transit Point (centri smistamento/consolidamento merci) e Last Mile (piattaforme di trasporto/ribalte corrieri di prossimità).
Il rapporto sottolinea anche che “l’ultimo semestre mostra la grande importanza che la logistica ha acquisito anche per il comparto retail, che anziché esternalizzarlo ora lo segue internamente”. In pratica, aumenta la capillarità della rete e a fianco delle grandi piattaforme che sorgono lungo le principali arterie, dove si trovano ampi spazi a costi bassi, stanno crescendo i piccoli magazzini ai confini delle città. “In questi mesi abbiamo assistito ad una copiosa crescita dei magazzini di prossimità e dei centri di smistamento”, spiega Andrea Faini, Ceo di World Capital.
Faini aggiunge che “questo periodo particolare ha evidenziato come diventi prioritario il posizionamento degli immobili logistici, come per esempio il concetto del last mile, oltre alla presenza d’infrastrutture, per garantire un flow dei servizi fluido e veloce. Non viene frenata l’esigenza di una strategia omnicanale, di una maggiore componente di automazione e, soprattutto, una particolare attenzione alla sostenibilità dei magazzini. Parliamo di una logistica con valore aggiunto, un ottimo driver per le evoluzioni sia dal punto di vista professionale, che da quello economico”.