Un lungo viaggio dalla Polonia al Molise, per finire nella rete della Guardia di Finanza: questa è la storia di tre autisti polacchi fermati dalla Guardia di Finanza d’Isernia lungo la Statale 118 all’inizio di novembre 2020. Guidavano altrettanti autoarticolati con i semirimorchi carchi di contenitori da mille litri che, secondo la documentazione del trasporto, avrebbero dovuto contenere “solventi e diluenti organici composti” di provenienza tedesca, acquistati da una società bulgara e diretti formalmente a un’azienda di Malta.
Ma il percorso dei tre veicoli industriali non era compatibile con la destinazione finale del carico, elemento che ha spinto i Finanzieri a controllare fisicamente il carico scoprendo che il suo odore era inconfondibilmente quello del gasolio. Per eliminare ogni dubbio, i militi hanno usato un termo-densimetro che sulla base della densità fornisce informazioni sul tipo di liquido. Poiché il gasolio è stato importato in Italia in totale esenzione d’imposta, la Finanza ha sequestrato i tre autoarticolati e il loro contenuto – ossia circa 84mila litri di gasolio – denunciando a piede libero gli autisti.