Il prezzo pagato dall’autotrasporto che opera in Liguria è molto alto: 316 milioni di euro tra novembre 2019 e luglio 2020 è la cifra stimata dal Comitato Salviamo Genova e la Liguria, cui partecipa anche Trasportounito. Si parte dalle conseguenze del crollo del ponte Morandi per proseguire con i blocchi e rallentamenti causati dai controlli e i lavori su viadotti e gallerie autostradali per arrivare all’emergenza Covid-19. E bisogna ancora calcolare l’impatto dei fermi causati dalla nevicata d’inizio dicembre. “I disservizi, le code, l’incapacità di affrontare le emergenze, in primis da parte dei soggetti preposti a gestire le grandi infrastrutture, proseguono e i costi che ne derivano continuano a gravare sulle spalle dell’autotrasporto”, commenta Trasportounito.
L’indagine riguarda 132 giorni e rileva quattro elementi che hanno causato un sovra-costo per l’autotrasporto: la percentuale di riduzione della capacità produttiva delle imprese; il maggior tempo di attesa per le operazioni di distribuzione della merce nella città metropolitana di Genova e per le missioni di viaggio da/per i bacini portuali di Genova e Savona; l’allungamento dei percorsi (fino a 140 Km per le missioni di viaggio portuali); la riduzione del numero di macchine impiegate (30%) per effetto delle ore necessarie all’esecuzione del singolo servizio che impediscono la ripetitività o il completamento dei viaggi nella singola giornata.