Tra pochi anni anche i camionisti cinesi potranno guidare uno Scania, grazie agli investimenti previsti dalla Casa svedese per far diventare il Paese asiatico il terzo pilastro della sua struttura produttiva globale, dopo Europa e Sud America. Scania non solo produrrà veicoli industriali in Cina, ma avvierà anche un laboratorio di ricerca e sviluppo, dedicato soprattutto ai camion elettrici e a guida autonoma. L’ingresso nel Paese asiatico avviene tramite l’acquisizione della Nantong Gaokai Auto Manufacturing.
La penetrazione di Scania in Cina sarà graduale, con l’obiettivo di raggiungere entro la fine di questo decennio lo stesso volume di vendite del Brasile, che oggi è il principale mercato di Scania. La Cina è il più grande mercato mondiale dei veicoli industriali, che rappresenta il 40% delle vendite mondiali. Finora dominano i costruttori nazionali, ma sta crescendo la domanda di veicoli tecnologicamente avanzati. Scania intende produrre e vendere in Cina l’intera gamma, compresi i modelli alimentati a biocarburanti rinnovabili ed elettrici.
“Aumentare la presenza nel mercato cinese è fondamentale per la crescita globale di Scania e del gruppo Traton”, spiega Henrik Henriksson, presidente e Ceo di Scania. “Le nostre operazioni in Cina verranno gradualmente ampliate e sviluppate in unità su vasta scala nella produzione e nella struttura di fornitura globale di Scania. L’obiettivo non è solo quello di rendere la Cina il terzo pilastro nella nostra struttura produttiva globale, ma anche far sì che diventi il centro di riferimento per le vendite in altri mercati asiatici”, afferma Henriksson.