Hanno preso il via a fine 2020 i più impegnativi lavori di adeguamento infrastrutturale mai prima d’ora messi in atto su una linea ferroviaria fondamentale in Italia. La tratta interessata è la Bologna-Prato (Firenze). La particolarità di questo intervento, che lo rende unico rispetto agli investimenti già effettuati o previsti su altri itinerari, è che i cantieri riguardano soprattutto l’adeguamento delle gallerie che nel complesso raggiungono i trenta chilometri di lunghezza.
Alla base del potenziamento dell’infrastruttura c’è essenzialmente l’esigenza di innalzare questo corridoio agli standard europei per il traffico delle merci, e quindi consentire il transito dei trasporti intermodali senza limiti di sagoma, dai semirimorchi ai container high cube. Attualmente l’unico itinerario nord-sud italiano che offre il profilo P400 è la linea adriatica, mentre lungo la dorsale centrale è disponibile la linea AV Bologna-Firenze, ma interessata da un intenso traffico passeggeri veloce.
Per ridurre l’impatto sulla circolazione sono state previste tre fasi di intervento, ma ad anni alterni, che si protrarranno fino a dicembre 2025. La prima tratta interessata è quella lato Firenze, tra Prato e Vernio dove i cantieri, appena avviati, si chiuderanno nel dicembre 2021. Sarà quindi la volta della Pianoro-San Benedetto Val di Sambro, tra il dicembre 2022 e dicembre 2023 (con le gallerie del Monte Adone di 7,4 km e Pian di Setta di 3,7 km), per concludersi quindi con la San Benedetto-Vernio tra il dicembre 2024 e lo stesso mese dell’anno successivo, la tratta più impegnativa che comprende la Grande galleria dell’Appennino lunga 18,5 km. L’investimento complessivo si attesta intorno ai 500 milioni di euro.
L’attività più complessa è legata all’adeguamento della sagoma delle gallerie che richiede sia la fresatura delle volte sia l’abbassamento del piano del ferro (binari e massicciata) oltre alla sostituzione con nuove tecnologie della linea elettrica di alimentazione. Le stazioni lungo la tratta saranno portate allo standard europeo per consentire l’incrocio di treni merci lunghi 750 metri.
Ovviamente questi lavori impattano sulla circolazione con treni regionali sostituiti da autobus e la disponibilità di un solo binario di corsa in determinate fasce orarie con chiusura totale della linea solo nelle giornate di fine settimana. Quando i lavori si sposteranno tra San Benedetto e Vernio invece è prevista in aggiunta la chiusura totale della linea per quasi tutto il mese di agosto 2025.
Piermario Curti Sacchi