Il 2021 dovrebbe essere l’anno del rinnovo del contributo per la continuità territoriale marittima con le isole, la cui gara è stata rinviata nel 2020 per l’emergenza Covid-19. Il ministero dei Trasporti ha stilato il piano del rinnovo, secondo cui il 40% delle rotte finora sovvenzionate saranno liberalizzate, riducendo così il costo per lo Stato. I collegamenti che non saranno più sovvenzionati saranno il Livorno-Cagliari, il Ravenna-Brindisi-Catania, il Genova-Olbia-Arbatax e il Napoli-Palermo. Saranno invece affidati a gara i collegamenti Napoli-Cagliari, Palermo-Cagliari, Genova-Porto Torres (invernale), Civitavecchia-Cagliari-Arbatax, Termoli-Tremiti. Per la Civitavecchia-Olbia saranno chieste a tutti gli operatori manifestazioni d’interesse per imporre l’obbligo di servizio pubblico applicato orizzontalmente.
Con primo provvedimento del 2021, annunciato l’8 gennaio, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha approvato questo piano, che recepisce le misure regolatorie per il cabotaggio marittimo stabilite dall’Autorità con la delibera 22/2019. In una nota, l’Autorità scrive di avere approvato l’apertura al mercato dei quattro collegamenti perché “la presenza consolidata di operatori in concorrenza ha fatto cessare le condizioni di fallimento di mercato che giustificavano l’intervento pubblico attraverso il ricorso ad un regime di compensazioni”.
La nota aggiunge che “la prospettiva di un maggiore livello di liberalizzazione del mercato, che deriva dalla sottrazione all’affidamento tramite gara di quattro delle dieci rotte precedentemente in convenzione, produrrà un significativo risparmio di risorse pubbliche impiegate per garantire la continuità territoriale con le isole maggiori e le Tremiti”.
Per le linee che manterranno il contributo sulla continuità territoriale, l’Autorità ritiene che “la mancanza di garanzie che il libero mercato, senza l’intervento pubblico, possa soddisfare le esigenze della domanda”. Però ha fornito alcune indicazioni sulle procedure di affidamento. In linea generale, il parere dell’Art chiede di tenere sotto osservazione l’evoluzione delle esigenze di servizio pubblico nell’ambito della pandemia di Covid-19 e nello scenario seguente, anche tramite specifiche indagini sull’andamento del trasporto.