Il 1° gennaio 2021 l’Austria ha dato un’ulteriore stretta ai veicoli industriali in transito, eliminando l’esonero al divieto notturno anche ai veicoli con motore Euro VI. Un provvedimento che ha scatenato l’opposizione degli operatori del resto d’Europa, primi tra tutti quelli italiani e tedeschi. Si è mossa anche la politica e l’ultimo passo lo hanno compiuto il 13 gennaio i ministri dei Trasporti italiano, Paola De Micheli, e tedesco, Adreas Scheuer, con un atto formale: l’invio di una lettera congiunta alla Commissaria europea ai Trasporti, Adina Valean. Nella lettera, i nuovi divieti sono definiti “inappropriati e inaccettabili”, anche perché sono discriminatori: si applicano a tutti trasporti internazionali in transito, ma non a quelli che hanno come origine e destinazione alcune località austriache.
I due ministri sottolineano pure che i nuovi provvedimenti austriaci ostacolano la libera circolazione delle merci e distorcono la concorrenza, con conseguenze negative non solo per il mondo del trasporto ma per l’intero sistema produttivo. Italia e Germania non sono convinte dalle giustificazioni ambientali per i divieti, anche perché non rientrano in un quadro coordinato e condiviso con gli altri Paesi dell’area alpina, anzi di fatto dirottano il traffico stradale verso Paesi limitrofi, senza quindi diminuire l’inquinamento complessivo. La lettera ricorda anche l’impegno dell’Italia per ridurre l’impatto ambientale dell’autotrasporto.Al termine della lettera, i due ministri chiedono alla Commissione Europea d’intervenire urgentemente “per assicurare il rispetto delle regole e dei principi richiamati”.