Le frodi sul gasolio sono ormai un fenomeno europeo, come dimostra l’inchiesta chiusa a metà gennaio 2021 dalle Autorità giudiziarie tedesche con l’arresto di sue indagati in Austria e Polonia. Questi arresti mostrano la diffusione internazionale della frode, che ha coinvolto undici Paesi europei. Per sventare l’organizzazione la Polizia tedesca ha collaborato con diverse Polizie europee, con il coordinamento di Eurojust. L’inchiesta è iniziata nel 2018 ad Amburgo dove un gruppo di persone di origine tedesca, russa e polacca dirigevano una società che formalmente vendeva solventi e agenti anti-corrosione o liquidi.
In Germania, questi prodotti non sono esenti dalla tassazione sui prodotti energetici, ma quelli venduti dalla società amburghese contenevano elevate quantità di gasolio e benzina, che viceversa non sono esenti dall'imposta sull'energia. Tassa che non è mai stata pagata, causando un’evasione di otto milioni di euro. La maggior parte di questi prodotti sono stati venduti in Italia, Spagna e Regno Unito. Per coprire la frode, gli organizzatori hanno usato società di comodo per effettuare transazioni finanziarie in tutta Europa. Tra i Paesi che hanno collaborato all’indagine c’è anche l’Italia.