FedEx ha presentato a gennaio 2021 il costo sociale dell’integrazione di TNT: da 5500 a 6300 posti di lavoro in meno in Europa nelle funzioni operative e di back-office. Il numero preciso e le modalità di uscita dal Gruppo saranno decisi nell’ambito delle consultazioni annunciate dall’azienda con i rappresentanti dei lavoratori, che dureranno diciotto mesi. Questa è la prima ristrutturazione annunciata da FedEx dopo l’acquisizione di TNT, completata nel 2016. In questi quattro anni è stata attuata un’integrazione a livello informatico, del trasporto e negli investimenti in tecnologia e infrastrutture. Il 20 gennaio FedEx ha presentato il piano “per affrontare la duplicazione risultante dalla gestione di due grandi reti europee che collegano geografie simili”, scrive la società in una nota. Le misure per gestire gli esuberi saranno discusse in ciascun Paese e potranno comprendere licenziamenti volontari, riassegnazione ad altre mansioni e accesso prioritario a posizioni aperte.
Dal punto di vista operativo, il piano di ristrutturazione riguarda l’integrazione delle reti aeree di FedEx Express e TNT, che operano tramite due hub a Parigi Charles De Gaulle e a Liegi, in Belgio (quest’ultimo ereditato da TNT). I due hub resteranno, ma quello di Parigi assumerà un ruolo primario, collegando i clienti europei al resto del mondo, e il secondo sarà secondario. Ciò replica il modello statunitense, dove Memphis è hub primario e Indianapolis secondario.