La pandemia di Covid-19 ha ridotto le immatricolazioni europee di veicoli per il trasporto delle merci del 18,9%, con un calo a doppia cifra in tutti i Paesi dell’Unione Europea, con l’eccezione della Danimarca. Le perdite maggiori emergono in Spagna, che mostra un rosso del 26,1%, seguita dalla Francia (-16,9%), dall’Italia (-15,1%) e dalla Germania (-14,8%). Escludendo i veicoli con massa complessiva fino a 3,5 tonnellate, il calo percentuale è superiore, ossia pari al 25,7% (con 247.499 unità immatricolate). In questo segmento soffre maggiormente la Francia (-24,1%), seguita da Germania (-24%) e Spagna (-21,7%), mentre l’Italia mostra una perdita minore (-14%).
Restringendo ulteriormente l’analisi ai veicoli industriali più pesanti, ossia quelli con massa complessiva pari o superiore a 16 tonnellate, la percentuale è ancora maggiore: -27,3% (con 198.352 immatricolazioni). In questo segmento tutti i Paesi mostrano una contrazione a doppia cifra, ma in cima alle perdite la Germania sostituisce la Francia (rispettivamente -26% e 25,8%), con al terzo posto la Spagna (22,1%).
Restando in questo segmento più pesante, la Germania resta il Paese con il numero d'immatricolazioni più elevato d’Europa (50.323), seguito dalla Francia (36.737) e, ben distante, dalla Polonia (18.289). L’Italia è al quarto posto, con 16.500 immatricolazioni, tallonata dalla Spagna (15.932 immatricolazioni).
Massimiliano Barberis