Dopo un anno di crescita in cui il Medcenter Container Terminal di Gioia Tauro ha superato il tre milioni di teu (con un aumento del 25% rispetto all’anno precedente), le prime settimane del 2021 mostrano una drastica flessione a causa della deviazione d’importanti rotte intercontinentali in altri porti del Mediterraneo. Lo annuncia il commissario dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, in una lettera aperto indirizzata alla comunità portuale.
Nel testo, Agostinelli indica i principali motivi di questa inversione di tendenza: “Congestione delle banchine, lavori portuali cui contribuisce anche questa Autorità, una parziale inoperatività dei mezzi meccanici ed una eccessiva lentezza delle operazioni portuali”. Il commissario precisa che la società terminalista “sta rispettando alla lettera un robustissimo piano di investimenti, ed ulteriori tre gru di ultima generazione saranno posizionate in banchina durante il 2021, e l’Autorità Portuale sta supportando questo sforzo sotto il profilo della agibilità dei fondali e nell’adeguamento tecnico-funzionale delle banchine”.
Però, aggiunge Agostinelli, “Gioia Tauro non è il terminal contenitori al centro del mondo dello shipping e soprattutto non è il riferimento imprescindibile per le esigenze dell’armatore, tutt’altro; altre soluzioni sono ben possibili, al di là del Mediterraneo, dove se non il costo del lavoro, la speditezza delle operazioni portuali è un fattore decisivo nelle scelte degli armatori”. Ciò vale anche per il traffico di autoveicoli “per il quale l’alternativa è anche più prossima e si chiama Salerno”.
E quindi? Quindi Agostinelli pone l’attenzione sul “capitale umano”, perché c’è “un percorso ancora da compiere sulla qualificazione e sulla valorizzazione delle maestranze”. A tale proposito, l’Autorità chiederà un sostegno alla Regione Calabria per formare le persone iscritte all’Agenzia, “in vista di una possibile trasformazione della Agenzia in Impresa allo spirare dei termini previsti dalla legge costitutiva della stessa”.
Agostinelli chiede anche ai lavoratori portuali e ai sindacati “impegno, responsabilità, abnegazione, assicurando loro il nostro impegno, la nostra responsabilità, la nostra abnegazione”.
Per comprendere questo appello, bisogna considerare che negli ultimi mesi si è alzata la tensione sindacale nel terminal calabrese. La Uiltrasporti ha denunciato una “mancanza di relazioni sindacali” da parte della società terminalista e ha definito la lettera di Agostinelli una “crisi isterica”.
Un altro elemento da considerare è che la società Medcenter Container Terminal è interamente controllata dalla Til, che è il braccio terminalista della compagnia marittima Msc, che a sua volta è la compagnia che porta la maggior parte dei container a Gioia Tauro. In pratica, è la stessa Msc nelle vesti di vettore marittimo che evita il porto gestito da lei stessa nelle vesti di terminalista. Sorge quindi il sospetto che la società svizzera usi le rotte delle sue navi per condizionare le relazioni con i sindacati.