Il 15 febbraio 2021 si è svolto il primo sciopero degli autisti che lavorano per cinque imprese di autotrasporto operanti nella piattaforma Amazon di Vigonza, in provincia di Padova. Lo ha indetto la Filt Cgil contro i ritmi di lavoro definiti “intollerabili” con stipendi “miseri”. Secondo il sindacato, il ritmo delle consegne comporta anche incidenti stradali. Prima di proclamare lo sciopero, la Filt ha tenuto incontri con Amazon e Assoespressi, l’associazione che rappresenta i cinque vettori padovani, ma senza risultati. Lo sciopero è iniziato alle 6.30 ed è durato per l’intero turno della distribuzione.
In una nota, Amazon replica definendo gli obiettivi “realistici” e di usare una tecnologia “che prende in considerazione molteplici aspetti per determinare la quantità di pacchi che un autista può consegnare in sicurezza durante il suo turno di lavoro”. Precisa che gli autisti sono assunti con il contratto nazionale Trasporti e Logistica, percependo “salari competitivi” e che per il lavoro svolto durante l’emergenza sanitaria ha erogato ai lavoratori una una tantum di 500 euro lordi nel primo confinamento e di 300 euro lordi a dicembre.