Una seconda grave perdita di container in mare è avvenuta nel giro di un mese da una portacontainer della compagnia danese Maersk. Il 17 febbraio 2021 sono caduti dalla Maersk Eindhoven 260 contenitori mentre la nave stava navigando nei pressi del Giappone, come informa la stessa società in una nota. La perdita è avvenuta a causa di “un arresto del motore in condizioni meteorologiche difficili” mentre viaggiava dal porto cinese di Xiamen a quello statunitense di Los Angeles nell’ambito del servizio TP6. L’incidente non ha causato danni all’equipaggio e il funzionamento del motore è stato ripristinato. La nave sta cercando un porto asiatico dove attraccare per valutare i danni e attuare le eventuali riparazioni.
La perdita di container sulle rotte del Pacifico sta diventando un problema serio, perché negli ultimi tre mesi sono avvenuti sei incidenti di questo tipo, che hanno causato la caduta di quasi tremila container, una cifra mai vista prima in un tale intervallo di tempo. Basti pensare che secondo una rilevazione diffusa lo scorso novembre dal World Shipping Council, la media allora era di 1382 container persi l’anno. La perdita di 1800 container dalla One Apus del 30 novembre è stata una svolta.
Intanto si hanno aggiornamenti sulla Maersk Essen, che il 16 gennaio 2021 ha perso nel Pacifico 750 container, anche in questo caso mentre viaggiava verso il porto di Los Angeles. La nave è stata dirottata nel porto messicano di Lazaro Cardenas perché quello californiano non poteva accoglierla a causa della congestione. Nei giorni successivi sono stati scaricati i container rimasti a bordo ma danneggiati e sono state svolte alcune piccole riparazioni alla nave, che potrebbe riprendere il mare il 20 febbraio. Operazioni che ora dovranno essere fatte anche sulla Maersk Eindhoven, quando troverà un porto dove approdare.