Da quindici a sette anni: in Appello, l’imprenditore dei trasporti Riccardo Trusendi ha ottenuto un dimezzamento della condanna ricevuta in primo grado, grazie al patteggiamento ottenuto dai suoi avvocati e dalla prescrizione di alcuni reati. Il processo riguarda un'evasione fiscale. A gennaio 2020, Trusendi è stato invece definitivamente condannato dalla Cassazione per omessa dichiarazione contributiva. Era accusato di non avere versato contributi previdenziali e assistenziali per quasi 353mila euro dovuti dalla società Sgt, di cui era amministratore e che era stata posta in liquidazione.
Nel 2016, Trusendi è stato condannato a cinque anni per il fallimento della Caorso Trasporti, di cui è stato considerato amministratore di fatto e nel 2017 è stato arrestato per una condanna a tre anni diventata definitiva per una ricettazione commessa nel 2010. Sempre nel 2017, l'imprenditore ha subito il sequestro di circa venti milioni di euro dal Tribunale della Spezia su richiesta della Direzione Investigativa Antimafia.