Ben ventuno cavalcavia dell’autostrada A20, tra Messina e Palermo, sarebbero a rischio di crollo e per questo motivo il Gip di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) ne ha ordinato il sequestro preventivo, provvedimento eseguito il 5 marzo 2021 dalla Polizia Stradale. Il provvedimento riguarda opere situate nel Comune di Barcellona Pozzo di Gotto e in Comuni limitrofi, che sono date in custodia agli enti fruitori del piano viabile. Sono anche stati sottoposti a limitazioni di traffico, nell'attesa d’interventi per riportarli in condizioni di piena sicurezza.
Durante l’inchiesta, la magistratura ha anche denunciato quattro persone per il reato di omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina. Sono l’attuale direttore generale del Consorzio Autostrade Siciliane (società concessionaria dell’autostrada A20), un suo predecessore, un ex direttore dell’area tecnica e una ex presidente.
Il Gip spiega che il sequestro è dovuto a condizioni “critiche talmente evidenti che i consulenti hanno rilevato il pericolo urgente per il crollo e la rovina in termini di alta probabilità, e tanto sulla base dei rilievi visivi, avendo gli stessi chiarito come, ai fini delle loro conclusioni, non è stata necessaria alcuna indagine strumentale o valutazioni di calcolo”. Il degrado sarebbe “attivo già da tempo” e il alcuni casi sarebbero caduti calcinacci.
Il Cas precisa che le ventuno strutture al centro dell’indagine sono attraversate da strade che non sono di sua competenza. Dei cavalcavia sequestrati, su diciassette stanno avvenendo interventi di manutenzione ordinaria e su tre sono in corso indagini strutturali approfondite. Sull’ultimo “si è già intervenuto sulle selle di appoggio delle travi”.