Il progetto Torino-Intermodale avviato nel giugno 2020 compie un primo concreto passo in avanti per mettere in rete quanto finora è stato fatto e le prospettive a medio termine per favorire i trasporti combinati strada-rotaia centrati sul nodo del capoluogo piemontese. Il progetto supportato da intermodale24-rail con il patrocinio di Assologistica e Assoferr e la partecipazione di tutti gli operatori presenti nel terminal di Torino Orbassano ha come obiettivo essenziale quello di risvegliare l’attenzione per il trasporto ferroviario delle merci in un’area come quella torinese che fino allo stop per l’emergenza sanitaria aveva manifestato qualche timido segnale positivo.
Questo nel contesto di un Piemonte occidentale che soffre per la sua posizione geografica di fatto marginale, ma soprattutto per le prestazioni di un’infrastruttura ferroviaria sempre meno all’altezza dove l’ottocentesca linea del Frejus sottolinea uno dei suoi principali punti di debolezza nel momento in cui vengono potenziati molti altri corridoi.
Per questo motivo occorre partire dagli ingredienti disponibili per cucinare una proposta più articolata che possa crescere nel tempo anche nella prospettiva di prepararsi all’apertura del tunnel di base del Moncenisio, i cui lavori sono ormai entrati in una fase che, dopo molte incertezze, possiamo definire consolidata. L’ampliamento del mercato passa principalmente attraverso la costruzione di un’offerta di trasporto per i semirimorchi “non gruabili” di varie tipologie, dai centinati, ai frigoriferi e alle cisterne. In pratica si tratta di permettere l’accesso al trasporto combinato di unità di carico non specializzate per facilitare il ricorso ai servizi intermodali anche alle aziende che finora sono rimaste ai margini.
Torino-Intermodale ha così messo a punto una sorta di catalogo delle connessioni tra servizi di trasporto combinato che possono avere il nodo di Torino come hub di accesso per servire le aziende dell’area territoriale del Piemonte occidentale e di quelle direttamente connesse. Questo lavoro è condensato in una scheda che non va interpretata come una semplice elencazione di ciò che offre il mercato, ma può servire come supporto informativo per raccogliere manifestazioni di interesse sulle connessioni in progetto da parte del sistema economico piemontese. Nella scheda sono illustrati sia i servizi attualmente attivi offerti da diversi operatori, sia quelli proposti sui quali occorre raggiungere determinate soglie di traffico perché possano diventare operativi.
Torino Orbassano si trova al centro di relazioni transfrontaliere che riguardano soprattutto la Francia con in primo piano l’autostrada viaggiante con Aiton gestita da Afa, ma non solo, perché ci sono i servizi con Parigi e con Calais offerti da Mercitalia Intermodal, Novatrans e VIIA. Sempre sul fronte occidentale ci sono i collegamenti con la francese Mouguerre verso i confini con la Spagna di Ambrogio Intermodal. Negli itinerari a lungo raggio rientra anche la polacca Slawkow con relazioni servite da Stante/CFI Intermodal. Guardando al mercato interno, da Torino abbiamo i trasporti intermodali con Nola (ISC) e con Cervignano (Mercitalia e GTS), da dove è in progetto un collegamento fino all’austriaca Wels.
Piermario Curti Sacchi