Dopo una tregua per permettere al ministro Enrico Giovannini di ambientarsi al Mims (ex Trasporti), l’unione della associazioni dell’autotrasporto Unatras gli ha inviato una lettera per chiedere un incontro urgente su due questioni ritenute importanti per il settore e che erano rimaste in sospeso. La prima riguarda il parziale rimborso delle accise sul gasolio consumato dai veicoli industriali, eliminate prima per i veicoli Euro 3 e dal primo gennaio del 2021 anche per gli Euro IV.
“Abbiamo già avuto modo di spiegare ai suoi predecessori gli effetti controproducenti di mettere mano al rimborso accise, in un momento di forte crisi sarebbe una mossa recessiva, perché inevitabilmente costerebbe di più il trasporto, salirebbero i prezzi dei prodotti di largo consumo e quindi sarebbero penalizzati i consumatori finali e ne risentirebbe l'intero ciclo economico”, scrive il presidente di Unatras, Amedeo Genedani.
In concreto, l’unione ritiene “incomprensibile ed inaccettabile” un “ulteriore attacco al rimborso delle accise per l’autotrasporto, che colpirebbe tutti coloro che in questi anni hanno sostenuto poderosi investimenti”. Genedani aggiunge che di non nascondere “la preoccupazione per proteste incontrollate che potrebbero sfociare in azioni forti e di difficile gestione per l'ordine pubblico, basti guardare a quanto avvenuto in Paesi limitrofi come la Francia con i gilet gialli”.
Un modo sostenibile dal punto di vista economico per affrontare la transizione è “continuare ad assicurare una dotazione finanziaria costante e duratura al Fondo per il rinnovo del parco veicolare istituito presso il Mims che consenta, con contributi certi, agli autotrasportatori di cambiare e rottamare i veicoli più inquinanti ed obsoleti con i veicoli di ultima generazione che offre il mercato, a bassissime emissioni, sicuri e tecnologicamente avanzati”.
Un'altra via è attuare una “vera politica” dell'intermodalità, avviata con marebonus e ferrobonus finanziati sino al 2026. In questo ambito, Unatras chiede di erogare i contributi direttamente agli autotrasportatori attraverso voucher/buoni acquisto, così da poter “scegliere la migliore e più conveniente combinazione di tragitto optando per le medie e lunghe distanze sull'utilizzazione della modalità marittima e ferroviaria, anziché compiere interamente quella stradale”.
Unatras affronta anche l’obbligo di contribuire all'Autorità di Regolazione dei Trasporti imposto dal Decreto Genova e confermato da una recente sentenza del Consiglio di Stato. Tale contributo, afferma Genedani “è stato richiesto anche alle imprese del settore autotrasporto che non è mai stato direttamente coinvolto da alcun atto regolatorio dell'Authority e, men che meno, ne è stato mai beneficiario”. Quindi il ministro deve trovare una “immediata soluzione” che esoneri gli autotrasportatori dal pagamento.