Da quasi due settimane la linea ferroviaria che scorre sulla riva destra del Reno è interrotta tra le città tedesche di Kamp-Bornhofen e Kaub a causa di una frana che si è abbattuta sulla rotaie lunedì 15 marzo. Questa è una delle più importanti arterie europee per il traffico merci, la stessa colpita dallo smottamento di Rastatt, perché fa parte del Corridoio Genova Rotterdam. I primi interventi hanno mostrato che non era possibile riaprire la linea perché non basta liberarla dai massi e dalla terra ma bisogna anche rendere stabile il terreno e la stessa ferrovia.
Sul posto lavorano circa cento di persone, che nei giorni scorsi hanno fatto brillare mine sul versante della montagna che costeggia la ferrovia per eliminare le parti ancora instabili. Ma la stessa instabilità delle pareti rallenta la rimozione dei detriti causati dalle esplosioni, aumentando così a tempo indeterminato la fine dei lavori. Fonti tedesche riferiscono diverse concause della frana: le piogge dei giorni precedenti, ma anche le vibrazioni causate dall’intenso traffico ferroviario. Si stima che su questa linea passa mediamente un treno passeggeri o merci ogni sette minuti, 24 ore su 24.
A differenza di Rastatt, in questo caso esiste un’alternativa più vicina, ossia la linea ferroviaria che scorre sul lato opposto del Reno, che ora deve sostenere il proprio traffico normale e quello della linea interrotta, causando rallentamenti al traffico ferroviario nazionale e internazionale. In una conferenza stampa di oggi, un portavoce delle Ferrovie tedesche non ha fornito alcuna data di riapertura e secondo fonti tedesche, la ferrovia sul lato destro del Reno potrebbe restare interrotta anche nei primi giorni di aprile.