La Federazione degli Autotrasportatori Italiani, aderente a Conftrasporto, annuncia il 13 aprile 2021 la mobilitazione nazionale della categoria al grido di “adesso basta!”. Il presidente Paolo Uggè ricorda le manifestazioni degli imprenditori di questi giorni e per quanto riguarda il trasporto e la logistica spiega che “non sono ripresi i confronti tematici sulle singole categorie”.
Il ministro del Mims (ex Trasporti) convoca riunioni ma, aggiunge Uggè, “se non vengono affrontati i temi specifici, anche perché i viceministri e sottosegretari non sembra abbiano ancora ricevuto deleghe e le richieste avanzate dall'autotrasporto non sono state ancora considerate, il rischio che la categoria assuma azioni di protesta spontanea è fortemente presente”.
Il presidente della Fai cita alcuni dei temi concreti su cui chiede l’intervento del ministero: “Dall'autotrasporto siciliano a quello che opera nei trasporti internazionali, eccezionali, agli operatori ai quali vengono tassati i ristorni assegnati loro per i danni subiti per le conseguenze derivanti dalla situazione generatosi a Genova dopo il crollo del ponte Morandi, per non parlare della tassa che viene chiesta alle imprese del settore per mantenere l'Autorità dei Trasporti, fino ad arrivare ai paventati tagli sulle risorse destinate al settore”. Temi su cui “il malcontento è forte”.
Finora le richieste di attenzione da parte della categoria sono state trascurate, afferma Uggè, evidenziando il rischio che “senza una attenta gestione, prima o poi la categoria, definita eroica a inizio emergenza e oggi ignorata, possa assumere iniziative, anche in forma autonoma”. Per affrontare questi temi, la Fai ha deciso d’indire un’assemblea generale, che si svolgerà nei prossimi giorni.
“Il passo successivo sarà l’apertura alle federazioni ‘consorelle’ per definire una posizione il più possibile unitaria”, aggiunge Uggè, concludendo: “O si avvia un confronto in tempi brevi o la responsabilità non potrà che ricadere su chi, avendone la responsabilità, nulla ha fatto per superare le difficoltà evidenti nelle quali si trova un comparto essenziale per l'economia nazionale”.