Il 9 aprile 2021 il Prefetto di Piacenza, Daniela Lupo, ha chiesto l’istituzione di un Tavolo interministeriale sulla vicenda di FedEx, che a marzo ha annunciato la chiusura della piattaforma logistica piacentina. Appoggiano tale richiesta l’assessore regionale allo Sviluppo Economico e il presidente della Provincia. I ministeri coinvolti dovrebbero essere quello del Lavoro e delle Politiche Sociali e quello dello Sviluppo Economico. Il motivo è “l’importanza della vertenza, per i suoi effetti sia su questo territorio, snodo strategico della logistica nazionale e internazionale, che su altri siti FedEx Tnt nazionali”.
In una nota, la Prefettura precisa che “dai contatti con FedEx Tnt e Alba, è emersa la conferma dell’irrevocabilità della decisione di chiusura del sito di Piacenza che, secondo i rappresentanti aziendali, sarebbe stata decisa dai vertici globali della multinazionale FedEx Tnt”, senza possibilità di ricollocare i 280 lavoratori perché la multinazionale avrebbe “registrato su Piacenza una diminuzione dei volumi delle commesse e annunciato un nuovo piano di assunzioni, con l’internalizzazione di 800 lavoratori, di cui 200 nella regione”.
Prosegue intanto lo sciopero a scacchiera proclamato dal sindacato di base SiCobas contro il piano di ristrutturazione e la chiusura di Piacenza. Il 14 aprile il sindacato dichiara che la piattaforma di Teverola (Napoli) “è rimasta bloccata per ore”, mentre a Orbassano (Torino) “i lavoratori in sciopero si sono spostati al magazzino di Settimo Torinese per incontrare i colleghi e spiegare la situazione chiedendo di prendere posizione dando solidarietà attiva alla lotta”. A Roma si è svolta un’assemblea e a Peschiera Borromeo (Milano) prosegue lo sciopero.