Tra le numerose stragi causate dalla proliferazione di armi da fuoco negli Stati Uniti, nella tarda serata del 15 aprile 2021, ora locale, una è stata compiuta in una piattaforma logistica d'Indianapolis di FedEx. Dalle prime notizie, emerge che un solo uomo è entrato nel magazzino è ha cominciato a sparare sui presenti con un fucile automatico, uccidendo almeno otto persone, mentre alcuni feriti sarebbero ricoverati in ospedale. L’attentatore si sarebbe poi suicidato.
Aggiornamento delle 12.00: quattro persone sono ricoverate in ospedale, di cui una in gravi condizioni. L'impianto di FedEx assaltato è situato vicino all'aeroporto internazionale d'Indianapolis. La Fbi sta conducendo le indagini e finora non è stata comunicata l'identità dell'assassino. In una nota, FedEx dichiara: "Siamo profondamente scioccati e rattristati dalla perdita dei membri del nostro team a seguito della tragica sparatoria presso la nostra sede FedEx Ground di Indianapolis. Le nostre più sentite condoglianze vanno a tutte le persone colpite da questo insensato atto di violenza. La sicurezza dei membri del nostro team è la nostra massima priorità e stiamo cooperando pienamente con le autorità inquirenti.
Aggiornamento delle 16.30: erano tutti lavoratori della piattaforma FedEx d'Indianapolias le otto persone morte nell'assalto armato avvenuto la scorsa notte. Lo conferma il presidente della stessa stessa società, Frederick W. Smith, in una lettera ai dipendenti. Questo è il quarantacinquesimo "mass shooting", nell'ultimo mese. Si considerano tali quelli dove almeno quattro persone sono ferite o uccise, escluso l'assalitore. oltre agli otto morti, ci sono cinque feriti. Da una prima ricostruzione, emerge che la sparatoria è durata un paio di minuti e non si conoscono i motivi che hanno spinto l'assassino a tale gesto.