Subito dopo il conferimento della delega all’autotrasporto alla vice-ministra del Mims (ex Trasporti) Teresa Bellanova, Unatras le ha scritto una lettere per chiedere una convocazione urgente per risolvere i problemi del settore. Il testo esordisce sul Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza, affermando che in esso “è chiara la volontà di indirizzare quante più risorse possibili verso il rafforzamento del trasporto ferroviario, non solo non vi è stata altrettanta considerazione ma addirittura non c'è traccia di un provvedimento diretto per il trasporto su gomma, che rappresenta la modalità di gran lunga principale nel trasporto delle merci nel nostro Paese”.
Per, l’autotrasporto che “non ha mai smesso di soffrire criticità preesistenti alla pandemia e nuove problematiche nel frattempo accumulatesi che ne minano non solo la competitività ma la sopravvivenza stessa” Unatras sottolinea “l'urgenza di discutere le problematiche del settore ed analizzare le condizioni che impattano in negativo sullo svolgimento delle attività connesse allo stesso”.
Nella lettera, l’unione chiede la conferma per il prossimo triennio del fondo per l’autotrasporto e del rimborso sulle accise del gasolio, perché la transizione ecologica deve avvenire in maniera “graduale ma completa”. I suoi obiettivi, precisa Unatras “dello spostamento di quote di traffico significative dal tutto strada all'intermodale con la nave ed il ferro per le lunghe distanze, del raggiungimento dei target per la decarbonizzazione, dell'abbattimento delle emissioni inquinanti, della rimodulazione dei SAD, ai quali la categoria dell'autotrasporto ha già ampiamente contribuito ed intende continuare a contribuire, o si costruiscono dal basso, con scelte partecipate o si rischia che rimangano lettera morta, per di più aggravando il settore in una congiuntura già di per se difficilissima”.
Un altro provvedimento che l’unione chiede sia mantenuto è il fondo per il rinnovo del parco veicolare, per consentire “con contributi certi, agli autotrasportatori di cambiare e rottamare i veicoli più inquinanti ed obsoleti con i veicoli di ultima generazione che offre il mercato, a bassissime emissioni, sicuri e tecnologicamente avanzati”.
Per l’intermodalità, Unatras chiede che il contributo al trasporto combinato strada-mare (marebonus) e strada-rotaia (ferrobonus), che sono finanziati fino al 2026, siano erogati direttamente agli autotrasportatori tramite voucher o buoni d’acquisto, così che possano scegliere “la migliore e più conveniente combinazione di tragitto optando per le medie e lunghe distanze sull'utilizzazione della modalità marittima e ferroviaria, anziché compiere interamente quella stradale”.
La lettera si conclude con la richiesta di provvedimenti che riguardano la Pubblica Amministrazione, ossia l’accelerazione delle pratiche sulla revisione dei veicoli industriali pesanti che può avvenire affidandola ai privati e la semplificazione degli adempimenti per le imprese “a partire dall'obbligo di contribuzione all'Autorità di Regolazione dei Trasporti previsto per l'autotrasporto che non è mai stato oggetto di regolazione diretta, né tantomeno beneficiario”.