Al termine dell’incontro del 13 maggio 2021 tra Rete Ferroviaria Italiana e i sindacati confederali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti la società ferroviaria ha annunciato il piano assunzioni del 2021, che prevede l’assunzione di mille persone entro la fine dell’anno in tutta Italia per attività legate alla manutenzione delle infrastrutture. Rfi precisa che le procedure di assunzione e la ripartizione nel territorio saranno comunicate ai sindacati con una “successiva informativa”. La società aggiunge che l’accordo sui sindacati è “un’ulteriore conferma del ruolo che il Gruppo FS Italiane sta giocando nella delicata congiuntura sociale, economica e produttiva che sta vivendo l’intero Paese dopo quattordici mesi di emergenza sanitaria”.
Il coordinatore nazionale Fit-Cisl per la Mobilità ferroviaria, Gaetano Riccio, spiega che “l’azienda ci ha anche confermato che pianificherà l’internalizzazione di alcune delle attività e acquisterà mezzi d’opera, investendo quindi ad ampio raggio”. Dopo l’accordo, i sindacati hanno revocato lo sciopero indetto per il 17 maggio. Per Salvatore Pellecchia, segretario generale di Fit Cisl, “le assunzioni saranno tutte dedicate a un tema che per la Fit-Cisl è una priorità assoluta: la manutenzione dell’esistente, in un’ottica in primis di sicurezza per i lavoratori e per gli utenti della rete ferroviaria affidata ad Rfi. Come ha registrato Ansfisa, gli incidenti ferroviari nel 2020 sono paradossalmente aumentati rispetto all’anno precedente pur essendo il traffico in forte calo a causa della pandemia. Per noi come Fit-Cisl ‘incidenti zero’ non è un’utopia ma è un obiettivo concreto e perseguibile. Al tempo stesso diamo una risposta concreta alle ragazze e ai ragazzi (che sono stati fra i più penalizzati dagli effetti della crisi pandemica) in cerca di buona occupazione”.