Nel 2020, Hupac ha trasportato su rotaia1.014.686 spedizioni stradali, pari a 1.913.000 teu, con una flessione dello 0,9% rispetto all’anno precedente. La causa di questo calo è ovviamente la pandemia di Covid-19, che ha ridotto lo sbarco di container marittimi, che poi Hupac porta nell’entroterra, e la chiusura d’impianti produttivi e commerciali in Europa. Durante l’anno, il calo è avvenuto nel primo semestre, mentre nel secondo il traffico è ripreso tornando ai valori pre-Covid nelle ultime settimane.
Hupac precisa che la Covid ha colpito i suoi traffici soprattutto lungo le rotte transalpine che attraversano la Svizzera, con un calo sensibile da aprile a giugno, con punte settimanali del -40%. Il traffico che non attraversa le Alpi è invece aumentato dello 0,5%, raggiungendo le 434.033 spedizioni. Analizzando i diversi segmenti, emerge che il traffico verso l'Europa orientale e sud-orientale è cresciuto, quelli da e per i porti del Nord Europa sono stati colpiti dalla pandemia.
Hupac ha prodotto un fatturato di 597 milioni di franchi svizzeri, con una diminuzione del 2,3% rispetto all’anno precedente, e per la prima volta nella storia della società il bilancio è stato chiuso in rosso, con un passivo di due milioni e mezzo di franchi svizzeri. La società intermodale prevede una crescita nel prossimo futuro, grazie anche al Green Ddeal comunitario.