Il 4 giugno 2021 le associazioni dell’autotrasporto e alcune associazioni della committenza hanno firmato un accordo sul trasporto di container, il primo dopo quello scaduto nel 2006. Nasce dal Tavolo che da parecchi mesi è stato aperto prima a Genova e poi ampliato a livello nazionale per affrontare i problemi di questo settore, tra cui le attese per il carico e scarico e le tariffe. L’accordo del 4 maggio è però ancora parziale, perché manca la firma dei rappresentanti di alcuni operatori e lascia in sospeso importanti questioni, tra cui la remunerazione delle attese dei camion. Il nuovo accordo entrerà in vigore il primo luglio 2021.
Quindi, questo è solo il primo passo di un’intesa più ampia che dovrà coinvolgere l’intera filiera del trasporto di container, coordinato dal ministero Mims (ex Trasporti). Un ruolo fondamentale devono averlo le Autorità di Sistema Portuale, che dovranno gestire gli indennizzi per le lunghe attese dei veicoli industriali. L’accordo stabilisce che nel ritiro dei contenitori vuoti la responsabilità sul loro stato è del terminalista (o del deposito). Il testo prevede anche la variazione della tariffa dell’autotrasporto quando il costo del gasolio varia, in più o in meno, oltre il 2%.
Questo episodio del videocast K44 Risponde parla dell’autotrasporto di container nell’ottica dell’accordo con i vertici di Fai Genova.