All’inizio di giugno è emersa una vicenda incredibile che coinvolge una portacontainer che batte bandiera italiana, la Ital Libera. Dopo la partenza dal porto di Durban avvenuta il 1° aprile 2021 è emerso che diciannove membri dell’equipaggio erano contagiati dalla Covid-19. Il 13 aprile il comandante Angelo Capurro, di 61, è deceduto mentre la Ital Libera navigava in acque indonesiane per raggiungere Singapore e l’equipaggio ha chiesto di entrare in alcuni porti asiatici posti lungo la rotta per sbarcare la salma e farla rientrare in Italia, ricevendo sempre un rifiuto.
Quindi la nave ha dichiarato la causa di forza maggiore e ha interrotto la sua rotta ordinaria, dirigendosi verso l’Italia. Attualmente è nel Mar Rosso e si prepara ad attraversare il Canale di Suez con l’obiettivo di raggiungere Taranto il 14 giugno. Quindi la salma sarà trasportata alla Spezia, città dove abita la famiglia del comandante, per l’autopsia chiesta dalla Procura, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico d’ignoti.
I magistrati intendono stabilire le cause della morte, che finora s’ipotizza siano connesse alla Covid-19, e chiarire la procedura adottata dalla società proprietaria della nave, la Italia Marittima controllata da Evergreen, per garantire le cure mediche al comandante. Nei giorni scorsi i familiari della vittima hanno denunciato che a bordo della nave ci sarebbe amianto, materiale usato in passato per prevenire incendi.
La Ital Libera è una portacontainer da 5000 teu varata nel 2007 e battente bandiera italiana. Opera nel servizio SA1 che collega i porti di Cina e Taiwan con quelli del Sud Africa, toccando Singapore. Dopo lo scalo a Taranto, la portacontainer tornerà nella sua rotta originale, anche se non si conoscono i tempi, anche perché la magistratura italiana potrebbe tenerla ferma per svolgere rilievi.