È finito in carcere con l’accusa di omicidio stradale e di resistenza a pubblico ufficiale il giovane autista campano di 25 anni che ha investito la mattina del 18 giugno 2021 il coordinatore del sindacato di base SiCobas Adil Belakhdim mentre stava forzando il presidio davanti ai cancelli della piattaforma logistica Lidl di Biandrate, in provincia di Novara. Questo presidio stava avvenendo nell’ambito dello sciopero nazionale di 24 ore indetto da quattro sigle di base (oltre al SiCobas anche AdlCobas, Usb Logistica e Cub Trasporti). Dopo avere colpito due manifestanti, che sono stati ricoverati in ospedale, il camion ha agganciato Belakhdim, trascinandolo per una decina di metri e causandone così la morte. L’autista non ha fermato il veicolo, ma ha proseguito il suo viaggio. È stato identificato in mattinata dai carabinieri tramite le telecamere di sorveglianza del sito logistico e poi trovato in un’area di sosta autostradale, dove è stato arrestato.
In un comunicato diffuso nella tarda mattinata, il SiCobas scrive che “non è stato un incidente. Il presidio, composto da alcune decine di lavoratori, è stato investito da un autista criminale, che alla vista del presidio non ha esitato a premere l'acceleratore dell'automezzo travolgendo prima due lavoratori che a sono riusciti a malapena a salvarsi e che ora sono ricoverati in ospedale, e poi schiacciando il nostro compagno, passandogli addosso e scappando”. Adil Belakhdim aveva 37 anni, era sposato e con due bambini. Dopo avere lavorato per Tnt era tornato nel suo Paese d’origine, il Marocco, per poi ritornare in Italia.
La nota prosegue affermando che il fatto di oggi “non è opera di un folle isolato”, bensì “un omicidio che avviene all'apice di una escalation di violenza organizzata contro il Si Cobas, che si trascina da mesi ed è oramai senza limiti”. Il sindacato cita alcuni casi: “Le cariche alla FedEx Tnt di Piacenza, gli arresti, i fogli di via e le multe contro gli scioperi, le aggressioni armate di body guard e crumiri a San Giuliano e Lodi, passando per i raid punitivi alla Texprint di due giorni fa sono parte di un unico disegno che vede i padroni e la criminalità organizzata (che fa giganteschi affari nella logistica) agire in maniera unita e concentrica per schiacciare con la forza e la violenza gli scioperi dei lavoratori contro il super-sfruttamento e in difesa delle conquiste strappate negli anni dal sindacalismo conflittuale”.
Aggiornamento delle 18.30
Secondo una prima ricostruzione, il presidio del SiCobas è iniziato davanti ai cancelli della logistica Lidl verso le sette del mattino. Intorno alle 7.30 un autista che lavora per un’impresa di autotrasporto che opera con la catena della gdo era in coda con altri camion che stavano uscendo e che erano rimasti bloccati dal presidio. Quindi per uscire ha lasciato la fila e ha imboccato contromano la corsia di entrata nell’impianto. Quando si è trovato di fronte ai manifestanti, ha mosso il camion con ripetute accelerazioni, mentre gli agenti della Digos gli hanno intimato di fermarsi. Il camion ha continuato procedendo a scatti e fuori dal cancello ha svoltato a destra per immettersi sulla strada, quando ancora c’erano manifestanti davanti a lui. Nel gruppo c’era anche Belakhdim, che è stato prima buttato a terra e poi travolto dal veicolo. L’autista non si è fermato, ma ha accelerato, raggiungendo l’autostrada. Poi si è fermato in una stazione di servizio e si è costituito chiamando il 112. sono arrivati i carabinieri e la Polstrada, che lo hanno arrestato e condotto in carcere.
Nel pomeriggio, la Lidl ha diffuso un comunicato sull’evento: “Siamo estremamente dispiaciuti per il drammatico incidente di questa mattina durante il quale ha perso la vita Adil Belakhdim e vogliamo innanzitutto esprimere il nostro più sincero e profondo cordoglio alla sua famiglia in questo triste momento. L’incidente ha visto coinvolto un mezzo e un autista di un fornitore di merci terzo, non dell’azienda, nei pressi del centro logistico di Biandrate (NO). La manifestazione nazionale alla quale il funzionario dei Si Cobas stava partecipando era stata indetta per rivendicazioni nel settore logistico. In questo contesto, l’azienda ricorda che applica a tutti i circa 2.500 lavoratori delle 10 piattaforme logistiche in Italia non il contratto della logistica, ma il CCNL della distribuzione moderna organizzata, insieme ad un ulteriore contratto integrativo. L’azienda ribadisce che da sempre sono in essere costanti relazioni con le principali organizzazioni sindacali, orientate al dialogo e al confronto reciproco.”