I ritardi del trasporto marittimo dei container e l’elevato costo di quello aereo stanno continuando a favorire il treno tra Cina ed Europa, che nel primo trimestre del 2021 ha raggiunto un nuovo record. Secondo i dati diffusi dalla ferrovia statale cinese China State Railway Group, lungo la rotta China Railway Express da gennaio a marzo hanno viaggiato 3398 treni merci, con un aumento del 75% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre nell’intero 2020 i treni sono stati 12.406. Secondo l’agenzia Nikkei Asia, questa rotta ferroviaria è ormai diventata "un'alternativa più economica e veloce per le spedizioni di ogni tipo, dalle auto ai beni per la casa, dalla Cina all'Europa".
Il treno sta diventando protagonista anche del trasporto combinato con la nave (soprattutto da Giappone e Corea del Sud) e perfino con l’aereo. Sempre Nikkei Asia riporta il caso di merci trasportate in aereo dal Giappone fino agli aeroporti cinesi di Changsha o Xi'an, dove le spedizioni sono caricate su treni per l’Europa, con un notevole taglio dei tempi: dai quaranta giorni del mare ai venti o trenta (secondo le destinazioni) della combinazione aereo-treno.
Sono ormai dieci anni che i treni container viaggiano lungo la China Railway Express. I primi viaggi hanno portato computer dalla Cina sud-occidentale alla Germania, mentre oggi trasportano diversi tipi di merci in 160 località di ventidue Paesi europei. Dal 2011, la quota di mercato della ferrovia nel trasporto merci dalla Cina all’Europa è così aumentata dallo 0,4% al 4% del 2020 in termini di valore e dallo 0,6% al 2% in termini di volume. In questo periodo hanno viaggiato circa 40mila treni che hanno trasportato merci per un valore di 200 miliardi di dollari.
Un contributo notevole è venuto dalla pandemia di Covid-19, che ha causato la riduzione della stiva marittima (e una consistente impennata dei noli) e nello stesso tempo forti ritardi negli approdi nei porti. Fonti ufficiali cinesi stimano che lungo questa rotta hanno viaggiato dall’inizio della pandemia 94mila tonnellate di forniture sanitarie connesse alla Covid-19.
Però, il trasporto ferroviario tra Cina ed Europa dovrà affrontare due importanti sfide, causate dal suo stesso successo. La prima deriva dalla progressiva riduzione dei sussidi offerti dal Governo cinese per sviluppare il collegamento terrestre, che lo rendono competitivo. Tali sussidi, seppur ridotti, continueranno ancora per qualche anno, ma secondo i programmi di Pechino tenderanno allo zero. La seconda sfida riguarda l’intasamento dei terminal ferroviari, che già oggi sono al limite della saturazione.