Una nuova grande frode fiscale è stata scoperta nella logistica: questa volta nella rete degli inquirenti è rimasto impigliato un consorzio di cooperative della provincia di Firenze (di cui gli inquirenti non hanno fornito il nome) che avrebbe creato un giro di fatture false per un importo di trenta milioni di euro per accumulare crediti fiscali illeciti. Al termine dell’indagine, la Guardia di Finanza ha sequestrato beni per 14 milioni e posto sotto inchiesta sedici persone.
Formalmente, il consorzio affidava il lavoro di facchinaggio in subappalto ad alcune cooperative, che glielo fatturavano, mentre secondo i Finanzieri esso gestiva direttamente il lavoro. Se da un lato il consorzio detraeva l’Iva delle fatture ricevute dalle coop, queste non la versavano allo Stato. Per ritardare i controlli, le cooperative chiudevano, passando l'appalto e i lavoratori a una nuova entità, che riproduceva il meccanismo. Gli inquirenti hanno identificato una trentina di cooperative usate per la frode fiscale.