Gli appassionati di calcio il nome lo associano a uno degli stadi storici della città di Genova, uno dei primi a essere costruiti nel quartiere Rivarolo, ma Torbella, perché questo è il nome, identifica anche l’imputato principale che per quasi tutto il mese di agosto 2021 rischia di penalizzare fortemente i trasporti merci nel nodo ferroviario di Genova. Sui fascicoli linea di Rfi viene indicato come Quadrivio Torbella, uno dei bivi essenziali del nodo genovese, quello che mette in relazione soprattutto Sampierdarena smistamento e quindi i raccordi merci con le linee ferroviarie verso nord.
Anche il Quadrivio Torbella è interessato dai lavori che coinvolgono tutto il nodo ferroviario genovese e quindi con ricadute sulla circolazione e su tutti i binari di Sampierdarena. A farne le spese è la stazione di Genova Marittima Bacino (da non confondere con l’altra stazione Marittima, principale punto d’imbarco della crocieristica) che resterà chiusa dal 9 al 29 agosto 2021 in quanto non sarà possibile percorrere quella che prende il nome di linea Sommergibile
Alcuni impianti raccordati e precisamente i terminal Sech e GPT (gruppo Spinelli) non potranno più operare durante tutto questo periodo. Indirettamente anche altri terminal genovesi sono coinvolti, perché costretti a percorrere l’itinerario di Ovada (attraverso la “via Bretella”), oppure in alternativa devono invertire la marcia a Principe o Brignole non potendo più passare per Torbella. Queste limitazioni non ci sarebbero state se fosse nuovamente operativa la via, e relativo scalo, del Campasso, una delle altre opere di cui è prevista la riapertura nell’ambito dei lavori sul nodo ferroviario di Genova. Insomma, tra lavori in corso e limiti infrastrutturali, il nodo genovese per il mese di agosto può considerarsi parzialmente fuori uso.
Queste limitazioni rischiano di penalizzare ancora di più il trasporto dei container via ferrovia, una modalità che al di là della situazione contingente fatica comunque a imporsi. Secondo le statistiche della società FuoriMuro che cura le manovre nel porto, nel 2020 con 2,3 milioni di teu i singoli teu caricati sui treni sono stati 323mila, vale a dire circa il 15% del totale dei container movimentati al netto dei trasbordi tra nave e nave, concentrati in maggioranza nel terminal PSA Genova Pra’, mentre il resto a Sampierdarena. Un altro limite oggettivo per la modalità ferroviaria è rappresentato dalla distribuzione geografica concentrata tra Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, con un raggio limitato tra i 100 e i 150 chilometri, distanze poco competitive per i treni merci anche se ben gestiti e con pochi vuoti come quelli attuali.
Piermario Curti Sacchi