A marzo 2021, la multinazionale del trasporto e della logistica Xpo Logistics annunciò lo scorporo delle attività logistiche in una nuova società, denominata Gxo Logistics. Il 2 agosto, quest'ultima è stata quotata nella Borsa di New York, iniziando così formalmente la sua vita imprenditoriale. Parte con un’eredità pari al 38% del fatturato di Xpo Logistics e magazzini per una superficie totale di oltre 19 milioni di metri quadrati in Europa e negli Stati Uniti, cui si aggiungono circa 650mila metri quadrati in Asia, impiegando 94mila dipendenti.
Dopo il suono dell’Opening Bell di Wall Street, l’amministratore delegato di Gxo Logistics, Malcom Wilson, ha dichiarato che “consideriamo un privilegio lanciare Gxo come una nuova società al vertice del settore, il più grande fornitore di logistica pure-play del mondo. Abbiamo una potente piattaforma per la crescita futura, compresa la nostra cultura dell'innovazione, forti relazioni con i clienti, leader esperti e un team di livello mondiale. Questo è il primo giorno per sbloccare un nuovo e vasto potenziale per la nostra azienda".
I principali clienti della multinazionale logistica “includono Apple, Nike, Nestlé e Whirlpool, insieme a società in forte crescita nell'e-commerce e in altri settori chiave, tra cui abbigliamento, tecnologia, cibo e bevande ed elettronica di consumo”, precisa Gxo in una nota. Gli azionisti di Xpo hanno ricevuto un’azione ordinaria di Gxo per ciascuna delle azioni Xpo detenute al 23 luglio 2021. Inoltre, Gxo ha versato 794 milioni di dollari a Xpo per saldare il conto della separazione.
Xpo Logistics si concentra sulle attività di trasporto, soprattutto stradale, in Europa e Nord America. Lo fa usando non solo camion propri, ma anche tramite il brokeraggio, ossia l’intermediazione tra domanda e offerta di autotrasporto. Attualmente produce il 74% del fatturato in America e nel secondo trimestre del 2021 ha raggiunto un Ebidta di 172 milioni di dollari, il più alto di qualsiasi altro trimestre della sua storia.